Tempo passato davanti allo schermo: gli impatti sulla salute dei piccoli

Tempo passato davanti allo schermo: gli impatti sulla salute dei piccoli

Bambini e ragazzi sono quotidianamente circondati da informazioni digitali e altre forme di intrattenimento sugli schermi di smartphone, TV e computer. Il tempo trascorso osservando uno schermo è ormai diventato una parte importante della vita e dell’istruzione moderna. Tuttavia,
tale tempo viene spesso indicato come causa di obesità, problemi di salute mentale e insuccesso scolastico, ma le prove alla base di questo possibile effetto “tossico” sono ancora oggetto di contestazione.

La ricerca in questo settore è difficile da applicare ai bambini e ai giovani di oggi, poiché il loro utilizzo dei vari dispositivi sta evolvendo rapidamente, ma la maggior parte della letteratura si occupa solo del tempo passato davanti allo schermo della TV. È necessario quindi proseguire con la ricerca scientifica, concentrandosi ad esempio sull’utilizzo dei social media e sui diversi tipi di contenuti in essi disponibili.

Un’analisi della letteratura condotta nel Regno Unito ha evidenziato che i bambini che passano più tempo davanti allo schermo tendono ad avere una dieta meno sana, con un apporto energetico più elevato e indicatori di obesità più pronunciati, riducendo inoltre il tempo dedicato all’attività fisica. I bambini che trascorrono più di due ore al giorno davanti alla televisione, tendono ad avere più sintomi depressivi. Altri studi hanno evidenziato un’associazione tra l’utilizzo di dispositivi prima di dormire e la conseguente durata e qualità del sonno. Esiste un tempo massimo da passare davanti ad uno schermo considerato sicuro? In breve, la risposta è no, ma questo non significa che tutto il tempo trascorso davanti agli schermi dei dispositivi sia da considerarsi dannoso.

Gli esperti raccomandano di “negoziare” in famiglia i limiti di tempo da poter passare davanti allo schermo con i propri figli in base alle specifiche esigenze, ai modi in cui vengono utilizzati i dispositivi e al grado in cui il loro uso sostituisce o meno l’attività fisica, i rapporti sociali ed il sonno.

Per i bambini più piccoli, la durata e il contenuto devono essere stabiliti dagli adulti, mentre per i ragazzi si può prevedere un passaggio verso l’autonomia e l’autocontrollo, ma questo dovrà essere graduale e sotto la guida di un adulto. Inoltre, per i bambini più piccoli, l’interazione sociale faccia a faccia è vitale per lo sviluppo del linguaggio e di altre abilità. Anche una significativa privazione del sonno può interferire con la salute mentale e fisica, il successo scolastico e le relazioni familiari: per questo bisognerebbe vietare l’utilizzo di dispositivi per almeno un’ora prima di andare a dormire, in modo che il cervello abbia il tempo di rilassarsi senza la stimolazione della luce dello schermo.

I genitori inoltre dovrebbero essere consapevoli, ma non invadenti: è importante sapere con quali app passano il loro tempo i ragazzi, come funzionano e quali contenuti possono incontrare. Tuttavia, è spesso controproducente insistere nel monitorare ogni dettaglio dell’attività online: un approccio informato e aperto porterà a un approccio più maturo nel lungo periodo.

Fonte:
www.rcpch.ac.uk

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