Febbre nei bambini: quando riconoscere le emergenze

Febbre nei bambini: quando riconoscere le emergenze

La febbre è uno dei meccanismi attraverso cui il corpo umano reagisce ad alcune minacce e ha una funzione ben precisa: all’aumentare della temperatura corporea, viene accelerata la risposta immunitaria e viene invece inibito il proliferare di un’infezione.

Un bambino sano tra i 2 e i 6anni può avere la febbre più volte l’anno, ma ciò non costituisce un pericolo per la sua salute, anzi, molte febbri possono portare allo sviluppo di anticorpi. La febbre dipende dal fatto che il sistema immunitario viene attivato quando incontra un microbo, spesso un virus, che non aveva mai incontrato e contro cui non possiede anticorpi sufficienti. Quante più persone si incontrano da vicino, tanti più microbi “si conoscono”.

Rimedi

In caso di febbre nei bambini, cosa fare? È sconsigliato precipitarsi in ospedale quando ad esempio il farmaco somministrato non ha provocato l’abbassamento della temperatura. I farmaci, infatti, non sempre sono efficaci, dal momento che non tutte le febbri sono uguali e non tutti i bambini rispondono ai farmaci allo stesso modo.

Febbre alta

È un luogo comune assolutamente privo di fondamento che la febbre alta possa far venire la meningite, malattia con altri sintomi caratteristici oltre alla febbre, o che faccia venire le convulsioni, che si presentano soltanto in pochi bambini predisposti geneticamente ad avere questo disturbo.

Febbre persistente

È falsa anche l’idea che dopo tre giorni di febbre si debba necessariamente somministrare un antibiotico al bambino. Questa decisione, che dev’essere presa sempre e soltanto dal medico curante, non dipende dalla durata della febbre, ma dalla comparsa di sintomi che possano suggerire la presenza di una malattia di origine batterica.

Febbre nel neonato

I neonati e i bambini di pochi mesi godono di anticorpi “da adulti”, ricevuti tramite il sangue materno. Se sono poi allattati al seno, ricevono altri anticorpi in grado di proteggere le vie respiratorie e l’intestino. Questo è il motivo principale per cui neonati e bambini di pochi mesi si ammalano raramente e hanno la febbre molto meno spesso dei bambini di due o tre anni. Per questo stesso motivo, la febbre in un bambino di pochi giorni o di pochi mesi è un campanello di allarme da non trascurare: può essere il segnale di un’infezione provocata da un microbo abbastanza aggressivo da superare le sue difese immunitarie. In questi casi l’attesa non è la scelta migliore. Dopo aver misurato la temperatura più di una volta con il termometro digitale messo nella posizione giusta (all’inguine), bisogna cercare eventuali altri sintomi (tra i principali: scarsa vitalità, diminuzione dell’appetito, colorito pallido, pianto lamentoso e inconsolabile) e far visitare subito il bambino dal pediatra, che deciderà il da farsi. In caso di febbre alta e in assenza di altri sintomi, può essere sufficiente uno stretto controllo medico, magari supportato da qualche semplice esame.

Febbre e vaccini

La febbre è il più frequente degli effetti collaterali di tutte le vaccinazioni. Per il bambino che manifesta febbre subito dopo aver ricevuto una dose di vaccino ed è sofferente e inquieto, non c’è motivo di allarmarsi e può essere sufficiente, su indicazione del pediatra, tenerla sotto controllo con un farmaco, come il paracetamolo.

Fonte:
www.uppa.it

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