Tumori maschili

Tumori maschili

L’andrologo si occupa dei problemi di salute tipicamente maschili, concentrando l’attenzione soprattutto sui disturbi dell’apparato genitale, dalle disfunzioni alle malformazioni, passando per infezioni, tumori e altre malattie.

Una visita andrologica è consigliata, anche in giovane età, quando si presentano sintomi come prurito o dolore ai genitali, arrossamenti o macchie, ingrossamenti dei testicoli, incurvamento o accorciamento del pene, ingrossamento delle mammelle o segnali che fanno sospettare la presenza di un problema alla prostata. È inoltre consigliabile una visita annuale dopo il compimento del cinquantesimo anno d’età.

TUMORE DEL TESTICOLO

I testicoli
sono gli organi maschili preposti alla produzione degli spermatozoi e di alcuni ormoni. Il tumore del testicolo è raro, ma è il più diffuso nella fascia d’età tra i 15 e i 40 anni, e si presenta con la formazione di una massa a causa della crescita incontrollata delle cellule.

Di solito il tumore esordisce con un nodulo, un aumento di volume, un gonfiore o un senso di pesantezza del testicolo. Per questo è importante che gli uomini imparino a fare l’autoesame. Altri sintomi da non trascurare sono dolori acuti o il rimpicciolimento del testicolo.

Tra i principali fattori di rischio di questo tumore ci sono:

• la familiarità, ossia la presenza di casi in famiglia di tumore al testicolo;
• l’esposizione a sostanze che interferiscono con l’equilibrio endocrino (per esempio l’esposizione professionale e continuativa a pesticidi);
• l’infertilità (gli uomini sterili hanno un rischio maggiore);
• il fumo.

Per questo tipo di tumore non esiste un programma di prevenzione specifico e l’autopalpazione regolare dei testicoli rimane ancora oggi il metodo più efficace ed importante.

Dopo l’esame da parte dello specialista, la diagnosi viene effettuata con un’ecografia testicolare e/o un ecocolordoppler. Oltre a questi esami, si dosano alcuni marcatori nel sangue, come l’alfa-feto proteina ( FP), la beta-HCG ( HCG) e la latticodeidrogenasi (LDH). In caso di sospetta positività, si procede per via chirurgica, con eventuale asportazione del testicolo e ulteriori indagini per verificare la presenza di metastasi.

TUMORE DELLA PROSTATA

La prostata, una ghiandola posizionata di fronte al retto, in condizioni normali ha le dimensioni di una noce, ma con il passare degli anni o a causa di alcune patologie può ingrossarsi fino a dare disturbi soprattutto di tipo urinario. È molto sensibile all’azione degli ormoni, tra cui il testosterone, che ne influenzano la crescita.

In Italia il cancro della prostata è il tumore più diffuso nella popolazione maschile, ma nonostante l’incidenza elevata, il rischio che la malattia abbia un esito infausto è basso, soprattutto se si interviene in tempo.

Uno dei principali fattori di rischio è l’età: le possibilità di ammalarsi sono scarse prima dei 40 anni, ma aumentano sensibilmente dopo i 50 anni e circa due tumori su tre sono diagnosticati in persone con più di 65 anni.

Altri fattori non trascurabili sono senza dubbio la familiarità e fattori legati allo stile di vita, come ad esempio una dieta ricca di grassi saturi, l’obesità e la mancanza di esercizio fisico.

Nelle fasi iniziali tale tumore può essere asintomatico e viene diagnosticato con visita urologica.

Quando la massa tumorale cresce, dà origine a sintomi urinari, come difficoltà a urinare
o bisogno di urinare spesso, dolore, sangue nelle urine o nello sperma, sensazione di non riuscire a urinare in modo completo.

Spesso i sintomi urinari possono essere legati a problemi prostatici di tipo benigno come l’ipertrofia: in ogni caso è necessario rivolgersi al proprio medico o allo specialista.

Fonti:
www.humanitas.it/andrologo
www.humanitas.it/tumore-del-testicolo
www.airc.it/cancro/tumore-dei-testicoli
www.airc.it/tumore-della-prostata

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