L’anosmia, o perdita dell’olfatto

L’anosmia, o perdita dell’olfatto

Nell’ultimo periodo si è sentito spesso parlare di perdita dell’olfatto, in quanto uno dei possibili sintomi da infezione da Covid19. Questo non è l’unico scenario in cui può presentarsi, dunque
è importante non farsi prendere da allarmismi e valutare ogni singola situazione. Tendenzialmente
è una situazione temporanea destinata a risolversi, raramente associata a problemi gravi. Accertare (diagnosticare) l’anosmia è difficile poiché spesso la persona che ne soffre non si accorge dei disturbi o giudica il fastidio non grave e, di conseguenza, non si reca dal medico per farsi visitare. Per questo motivo, non esiste una stima ufficiale del numero di casi di anosmia nella popolazione.

In caso di anosmia, è importante utilizzare delle sostanze che tengano libere le fosse nasali il
più possibile utilizzando lavaggi di soluzione idrosalina. Per quanto riguarda invece le terapie, alcune strutture ospedaliere stanno introducendo quello che si chiama “Sniff-Test” che consiste nello stimolare la memoria della percezione olfattiva facendo annusare determinate sostanze per un certo numero di volte al giorno. Una terapia senz’altro innovativa, ma che è ancora in fase di studio.

Se il senso dell’olfatto non torna alla normalità in poche settimane, è necessario recarsi dal medico curante per farsi visitare. Il medico cercherà di scoprire la causa del disturbo e, se necessario, prescriverà una visita dal medico specialista, l’otorinolaringoiatra.

Fonte:
www.issalute.it

Iscriviti alla newsletter

Ogni mese ti invieremo i turni delle farmacie di Treviso e subito per te un buono sconto del 10% sulla cosmesi