I disturbi del sonno

Il sonno è stato a lungo considerato solo un semplice momento di riposo per il cervello e il corpo. Grazie agli studi condotti negli ultimi decenni, è ormai noto però che il sonno ha fasi distinte che si alternano durante la notte, secondo schemi prevedibili. La qualità del sonno non dipende quindi solo dal suo tempo totale, ma anche dalla sua regolarità e dai tempi delle varie fasi. Le funzioni del cervello e del corpo rimangono attive durante il sonno e ogni fase del sonno è collegata a un tipo specifico di onde cerebrali.
Per la maggior parte delle persone è sufficiente dormire dalle 7 alle 8 ore a notte. I disturbi del sonno colpiscono però molte persone, pregiudicando, in alcuni casi, la qualità della vita e alterando le normali attività fisiologiche del corpo. La mancanza di sonno può causare stanchezza cronica, diminuzione dell’attenzione e della concentrazione e irritabilità. Un’insonnia prolungata, inoltre, può avere effetti dannosi sulla salute.
L’insonnia è il disturbo più frequente. Ci possono essere delle cause soggettive come il disturbo dell’umore, la depressione, l’ansia, oppure problematiche come la sindrome delle “gambe senza riposo”, un disagio causato da un’intensa irrequietezza motoria alle gambe che impedisce al paziente di iniziare il sonno notturno.
Alla base di una scarsa qualità del sonno possono esserci fattori che alterano il normale ritmo sonno-veglia. Questi fattori, a volte, sono riconducibili a determinate malattie sistemiche, a disturbi della tiroide, a scompenso cardiaco o a ipertensione arteriosa.
Le principali conseguenze dell’insonnia sono:
✔︎ astenia, ossia una stanchezza significativa;
✔︎ disturbi dell’attenzione, della concentrazione e della memoria, soprattutto sul lavoro;
✔︎ eccessiva sonnolenza diurna;
✔︎ disturbo dell’umore;
✔︎ ansia e facile irritabilità.
Il rimedio migliore è individuare la causa alla base del disturbo e capire se questa può essere rimossa. Prima di passare a una terapia farmacologica, si segnalano alcuni accorgimenti per una buona igiene del sonno:
✔︎ coricarsi e svegliarsi sempre alla stessa ora, se possibile, anche nel fine settimana;
✔︎ usare la camera da letto solo per dormire, evitando quindi di guardare la televisione o di mangiare a letto;
✔︎ ridurre nicotina, caffeina e alcool nell’arco della giornata;
✔︎ evitare pasti pesanti e troppe bevande nelle ore serali;
✔︎ svolgere esercizio fisico regolare, ma non nelle 3-4 ore prima di coricarsi;
✔︎ rilassarsi prima di coricarsi, ad esempio leggendo un libro o con un bagno caldo;
✔︎ esporsi con regolarità alla luce solare, perché ciò favorisce il corretto ritmo circadiano.
Se le indicazioni espresse precedentemente non sono risolutive, il medico specialista potrà consigliare alcune terapie farmacologiche, a cominciare ad esempio dalla melatonina. L’aiuto di uno specialista diventa infatti essenziale quando la persona capisce che questo disturbo si sta prolungando nel tempo, pregiudicando in modo significativo la qualità di vita.
Fonti:
www.humanitas.it
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