Ansia patologica e attacchi di panico: un disturbo comune

Ansia patologica e attacchi di panico: un disturbo comune

I disturbi d’ansia sono la patologia psichiatrica più comune nel nostro Paese.

Che cos’è l’ansia patologica?
Quando si parla di ansia generalizzata, fobie o attacchi di panico si intendono una serie di risposte non funzionali della psiche rispetto alla reale entità degli stimoli esterni con cui si entra in contatto e che, dunque, trasformano una condizione emotiva fisiologica (quella dell’ansia e della paura necessarie a fronteggiare un pericolo) in una situazione patologica che, se reiterata, rischia di cronicizzarsi.

Ansia: quali sono i sintomi?
Le principali manifestazioni somatiche dell’ansia sono: vampate di calore o brividi, pollachiuria, disfagia o “nodo alla gola”, tremori, contrazioni muscolari, tensioni o dolori muscolari, facile affaticamento, irrequietezza, dispnea e sensazione di soffocamento, palpitazioni, sudorazione o mani fredde e bagnate, bocca asciutta, vertigini o sensazione di sbandamento, nausea, diarrea o altri disturbi addominali, difficoltà di addormentamento e a mantenere un sonno profondo e soddisfacente.

Che cosa sono gli attacchi di panico?
Una delle manifestazioni più comuni dell’ansia patologica sono gli attacchi di panico. Si tratta di un’esternazione di paura intensa, che viene accompagnata da sintomi sia somatici sia cognitivi e ha un inizio improvviso e un apice, a cui segue poi un lento ritorno alla stabilità.

Attacchi di panico: quali sono i sintomi?
I 13 sintomi somatici o cognitivi che possono occorrere in caso di attacco di panico sono: palpitazione, cardiopalmo o tachicardia, sudorazione, tremori, dispnea o sensazione di soffocamento, sensazione di asfissia, dolore o fastidio al petto, nausea o disturbi addominali, sensazione di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di svenimento, derealizzazione (senso di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distaccati da se stessi), paura di perdere il controllo o di impazzire, paura di morire, parestesie (sensazione di torpore o di formicolio), brividi o vampate di calore.

In linea generale la terapia di elezione per il Disturbo di Panico prevede la combinazione di un trattamento farmacologico e di una terapia psicologico-riabilitativa di tipo cognitivo-comportamentale al fine di consentire al paziente di raggiungere una serie di obiettivi di cura, quali: la risoluzione degli attacchi di panico spontanei, il recupero funzionale (in particolar modo per quanto riguarda le limitazioni imposte dall’agorafobia), la capacità di tornare a gestire le proprie sensazioni fisiche e corporee senza che queste siano associate a timori.

Fonte:
www.humanitas.it

Iscriviti alla newsletter

Ogni mese ti invieremo i turni delle farmacie di Treviso e subito per te un buono sconto del 10% sulla cosmesi