I disturbi del sonno
I disturbi del sonno colpiscono molte persone, pregiudicando, in alcuni casi, la qualità della loro vita e alterando le normali attività fisiologiche del loro corpo. La mancanza di sonno può causare stanchezza cronica, diminuzione dell’attenzione e irritabilità.
Quali fattori influenzano la qualità del sonno?
Ci possono essere delle cause soggettive come la depressione e l’ansia, oppure problematiche come la sindrome delle “gambe senza riposo” che impedisce al paziente di iniziare il sonno notturno.
L’alterazione del normale ritmo sonno-veglia può essere anche dovuto a fattori riconducibili a malattie sistemiche, quali disturbi della tiroide, scompenso cardiaco o ipertensione arteriosa.
Quali sono le principali conseguenze della deprivazione del sonno?
▸ astenia, ossia una stanchezza significativa;
▸ disturbi dell’attenzione, della concentrazione e della memoria, soprattutto sul lavoro;
▸ eccessiva sonnolenza diurna;
▸ disturbo dell’umore, ansia e facile irritabilità.
Esistono dei rimedi per i disturbi di sonno occasionali?
Prima di passare a una terapia farmacologica, si suggeriscono alcuni accorgimenti per una buona igiene del sonno:
▸ coricarsi e svegliarsi sempre alla stessa ora, se possibile, anche nel fine settimana;
▸ usare la camera da letto solo per dormire, evitando di guardare la televisione o di mangiare a letto;
▸ ridurre nicotina, caffeina e alcool nell’arco della giornata;
▸ svolgere esercizio fisico regolare, ma non nelle 3-4 ore prima di coricarsi;
▸ esporsi con regolarità alla luce solare, perché ciò favorisce il corretto ritmo circadiano.
Che cosa si può fare se il problema diventa cronico?
L’aiuto di uno specialista diventa essenziale quando la persona capisce che questo disturbo si sta prolungando nel tempo. Potrà consigliare alcune terapie farmacologiche, a cominciare dalla melatonina. Successivamente, è possibile ricorrere a farmaci quali benzodiazepine oppure ipnoinducenti, che favoriscono la comparsa del sonno.
Qual è il percorso previsto per un paziente che ha disturbi del sonno?
Nel caso in cui gli accorgimenti di cui sopra non siano stati sufficienti a risolvere il problema, è consigliabile rivolgersi a un centro di medicina del sonno. Qui verrà eseguito l’esame della polisonnografia, che – registrando l’attività elettroencefalografica, insieme ad altri parametri – è in grado di offrire una valutazione sia qualitativa sia quantitativa del sonno.
Fonte:
www.humanitas.it
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