Dieta iperproteica: benefici e rischi

Dieta iperproteica: benefici e rischi

Negli ultimi anni si è diffusa un’autentica “mania delle proteine”, sostenuta da influencer, social media e aziende che promuovono barrette, polveri e integratori ad alto contenuto proteico, senza essere supportati però da basi scientifiche solide. Negli Stati Uniti oltre il 70% della popolazione dichiara di voler aumentare l’apporto proteico, nonostante i dati mostrino che la maggioranza già supera le dosi raccomandate (0,8 g/kg/die).

Si tratta di un obiettivo facilmente raggiungibile attraverso una dieta bilanciata come la dieta mediterranea, che garantisce un apporto ottimale di proteine e nutrienti essenziali grazie a fonti proteiche variegate come pesce azzurro, carni magre, uova e latticini freschi, legumi e frutta a guscio, assieme a cereali integrali e verdure di stagione.

Le proteine rappresentano un nutriente essenziale e contribuiscono a regalarci un senso di sazietà quando vengono inserite all’interno di una dieta equilibrata e correttamente bilanciata, d’altro canto apportano le stesse calorie dei carboidrati (4kcal/gr) e, se consumate in eccesso, vengono trasformate in zuccheri e grassi con conseguente aumento di grasso corporeo.

Studi clinici randomizzati, non evidenziano benefici oltre 1,6 grammi di proteine per ogni kg di peso corporeo assunte al giorno, né per aumentare la massa muscolare né per la forza, e nemmeno per gli anziani. L’elemento realmente determinante per la crescita e il mantenimento muscolare resta l’allenamento di resistenza e un’attività fisica regolare, non l’eccesso proteico.

Sul fronte della sicurezza esistono segnali preoccupanti: diete molto proteiche, soprattutto di origine animale, sono state associate a un aumento del rischio cardiovascolare, diabete di tipo 2 e mortalità generale.

Uno studio sperimentale ha evidenziato che una dieta con elevato apporto proteico porta ad un eccesso di alcuni aminoacidi essenziali, come la leucina che attiva la via mTOR, un processo che promuove la crescita e la proliferazione cellulare, ma che favorisce anche l’infiammazione e l’aterosclerosi. È emerso, inoltre, che un apporto proteico elevato non può essere immagazzinato: le proteine in eccesso vengono scomposte, convertite in urea ed eliminate mediante i reni, portando quindi ad un aumento del carico di lavoro per questo organo.

È importante ricordarsi che:
▸ l’attenzione dovrebbe concentrarsi sulla qualità delle proteine, preferendo fonti vegetali e integrandole in una dieta equilibrata, piuttosto che sull’aumento indiscriminato della quantità;
▸ la maggior parte delle persone assume già un quantitativo sufficiente di proteine, evitare l’uso indiscriminato di integratori e polveri proteiche, non esistono prove a sostegno di consumi estremi;
▸ gli eccessi possono comportare rischi, soprattutto per chi ha insufficienza renale (spesso non diagnosticata).

Fonti:

www.nature.com
www.efsa.europa.eu
open.substack.com

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