L’artrite reumatoide

L’artrite reumatoide

L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria autoimmune multifattoriale cronica che provoca dolore, gonfiore, rigidità e perdita delle funzioni delle articolazioni, soprattutto quelle di mani, polsi, piedi e ginocchia. Non se ne conoscono le cause, ma sembra possano influire fattori genetici, ambientali o ormonali.

In Italia, si stima che i malati siano tra i 200.000 e i 300.000 ed è più frequente nelle donne, colpite in misura tre volte superiore rispetto agli uomini. Nel 70% dei casi la malattia compare tra i 40 e i 60 anni, ma può manifestarsi a qualsiasi età.

Il segno più indicativo della sua presenza è il dolore, accentuato dal movimento e dal peso del corpo, a carico di tutte le articolazioni infiammate. I sintomi e il decorso della malattia variano da persona a persona, di giorno in giorno, con comparsa graduale o rapida. La maggior parte dei malati di artrite reumatoide ha dei periodi di riacutizzazione, alternati ad altri di relativo benessere.
Di solito, i disturbi a carico delle articolazioni sono accompagnati da:

✔︎ aumento della temperatura (febbre), specialmente nel tardo pomeriggio;
✔︎ stanchezza e mancanza di energia (astenia);
✔︎ sudore;
✔︎ inappetenza e dimagrimento;
✔︎ pallore dovuto all’anemia.

Circa il 40 % dei malati di artrite reumatoide ha disturbi che non riguardano le articolazioni, come ad esempio infiammazioni a livello cardiaco o polmonare.
Nelle persone con artrite reumatoide, il sistema immunitario produce erroneamente anticorpi che attaccano la membrana sinoviale delle articolazioni, causando infiammazione e dolore. L’infiammazione, a sua volta, produce sostanze chimiche (citochine) che provocano l’ispessimento e l’aumento di volume della membrana sinoviale e danneggiano ossa, cartilagini, tendini e legamenti. In assenza di cure, si può arrivare a deformazione e distruzione dell’articolazione.

L’artrite reumatoide può essere difficile da diagnosticare. Il medico di famiglia, in presenza dei sintomi, può prescrivere alcuni esami e richiedere la visita specialistica di un medico reumatologo, in modo da poter cominciare a seguire la terapia più adatta il prima possibile. Per affrontare meglio la malattia e controllarne i sintomi è consigliabile seguire alcuni accorgimenti e comportamenti:

✔︎ prendere regolarmente i farmaci prescritti dal medico e non interrompere le cure, effettuando controlli costanti;

✔︎ trovare il giusto equilibrio tra riposo ed esercizio fisico. Il riposo, preferibilmente a brevi periodi, aiuta a ridurre infiammazione e dolore; l’esercizio fisico come, ad esempio, la ginnastica passiva e rilassante in acqua, la ginnastica posturale, lo stretching, è importante per mantenere sani e forti i muscoli, preservare la mobilità delle articolazioni, mantenendole flessibili;

✔︎ smettere di fumare ed evitare il consumo di bevande alcoliche.

Fonti:
www.issalute.it
www.rheumatology.org

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