Astigmatismo: cos’è, quali sono le cause e i trattamenti
L’astigmatismo è un difetto comune della vista che determina una visione meno nitida e fa sì che le immagini risultino poco definite, con i contorni sfocati, talvolta sdoppiate o distorte. Può presentarsi da solo oppure associato a miopia (difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti lontani) e ipermetropia (visione sfocata da vicino), con diverse combinazioni e livelli di gravità.
I fattori che possono portare allo sviluppo dell’astigmatismo
L’astigmatismo può essere congenito: in questi casi ha origine genetica, è ereditario e si manifesta in forma grave. Possono, tuttavia, esserci anche altre cause, come:
▸ lesioni, traumi, infezioni o interventi chirurgici che provocano alterazioni della cornea;
▸ il cheratocono, una malattia degenerativa che assottiglia e deforma la cornea fino a farle assumere l’aspetto di un cono;
▸ cambiamenti fisiologici della cornea o del cristallino che possono verificarsi nel corso della vita, per esempio a causa dell’avanzare dell’età;
▸ la cataratta, una malattia che si manifesta con un’opacizzazione totale o parziale del cristallino e fa sì che le immagini appaiano sfocate;
▸ la sindrome da occhio secco, una patologia provocata dalla disidratazione cronica della congiuntiva e della cornea, che a causa di questo disturbo può subire una deformazione.
I sintomi dell’astigmatismo
Il principale sintomo con cui l’astigmatismo si manifesta è la visione sfocata, che nei casi più gravi può portare a percepire gli oggetti come deformati o distorti. Questo disturbo provoca un peggioramento della vista a qualunque distanza.
La mancata correzione dell’astigmatismo fa sì che chi ne soffre sia costretto a continui cambi di messa a fuoco per compensare il difetto e ottenere un’immagine nitida. Questo processo accomodativo determina uno sforzo visivo che può causare sintomi come: stanchezza oculare, sensazione di bruciore e dolore agli occhi, lacrimazione, mal di testa.
I trattamenti per l’astigmatismo
Non sempre l’astigmatismo deve essere curato: nei gradi lievi fino a 0,5 diottrie, che sono considerati fisiologici, l’occhio può infatti riuscire a compensare autonomamente i disturbi della visione. Generalmente, comunque, questo difetto viene corretto con l’utilizzo di occhiali o in alternativa, è possibile fare ricorso a lenti a contatto.
Infine, la correzione dell’astigmatismo può richiedere il ricorso alla chirurgia refrattiva, cioè a un intervento con il laser agli occhi. Non sempre, tuttavia, questa tecnica di microchirurgia consente di risolvere definitivamente il disturbo e di fare a meno degli occhiali. È quindi importante confrontarsi con l’oculista per valutare la soluzione migliore e più adatta alla propria situazione.
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