Andare in bicicletta, ecco perché fa bene

Andare in bicicletta, ecco perché fa bene

Andare in bicicletta con frequenza ci fa stare bene. È ormai confermato da evidenze scientifiche, infatti, che utilizzare la bicicletta sia quotidianamente come mezzo di trasporto, sia come allenamento sportivo, apporta numerosi benefici all’organismo. Si tratta di un’attività fisica che aiuta a prevenire varie patologie, tra cui quelle cardiovascolari.

Andare in bicicletta è un’attività alla portata di tutti ed è praticabile a qualsiasi età: è un’attività sicura e che, con uno sforzo ben graduabile, consente di mantenere una buona forma fisica e contribuisce al nostro equilibrio psicologico, grazie alla produzione delle endorfine che consegue al suo utilizzo.

L’attività respiratoria e aerobica richiesta dalla bicicletta provoca, se praticata con costanza,
un moderato aumento degli spazi cavitari e dell’ipertrofia delle pareti del cuore, migliorando così la resistenza alla fatica e la capacità respiratoria. Andare in bicicletta infatti contribuisce alla diminuzione della pressione arteriosa diastolica, aumenta l’elasticità delle pareti delle vene e incrementa la circolazione del sangue negli arti inferiori, prevenendone il gonfiore e il conseguente affaticamento di circolo.

Pedalare aiuta a bruciare grassi e calorie (circa 600 kcal in un’ora a pedalata sostenuta), aiutando così a diminuire l’adipe e migliorare il metabolismo tenendo sotto controllo i livelli di colesterolo, glicemia e trigliceridi. In questo modo risulta attenuato il rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari come infarto e ictus. Tra i benefici della bicicletta si annovera anche la protezione delle cartilagini di anche, ginocchia e caviglie, che vengono allenate con il movimento rotatorio della pedalata senza sovraccaricare le articolazioni. Inoltre, la posizione stessa che si assume quando si pedala, protegge anche la colonna vertebrale, perché il peso viene scaricato attraverso la bicicletta su manubrio e sellino.

Ci sono delle circostanze in cui è opportuno prestare un’attenzione maggiore: in caso di infezioni all’apparato urinario, malattie infiammatorie acute e croniche dei genitali, o emorroidi.

Inoltre, chi non è sufficientemente allenato, potrebbe andare incontro a sollecitazioni eccessive, è un problema che può riguardare chi soffre di patologie cardiovascolari, ma anche chi è interessato da ernia del disco e lombosciatalgie dovrebbe risolvere il problema prima di riprendere l’attività cicloturistica. In particolare, la colonna lombare e il nervo sciatico possono entrare in sofferenza in caso di carico mal distribuito o posizioni sbagliate.

Il consiglio è dosare le energie in base alla propria forma fisica ed evitare i sovraccarichi, anche utilizzando un buon cardiofrequenzimetro. Una bicicletta adeguata al percorso che si deve effettuare è sicuramente il primo passo per evitare sforzi eccessivi.

Fonte:
www.humanitas.it

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